Lafeltrinelli Des Principales Expressions Qui Servent A La Notation Des Dates Sur Les Monumens De L'Ancienne Egypte D'Apres L'Inscription De Rosette - Lettres A M.R L'Abbé Costanzo Gazzera Secretaire De L'Accademie Royale Des S Ritorno libero
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- Categoria: Casa e giardino
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Caratteristiche e informazioni principali
Lafeltrinelli Des Principales Expressions Qui Servent A La Notation Des Dates Sur Les Monumens De L'Ancienne Egypte D'Apres L'Inscription De Rosette - Lettres A M.R L'Abbé Costanzo Gazzera Secretaire De L'Accademie Royale Des S Ritorno libero
Libri vintage / Storia e archeologia
DES PRINCIPALES EXPRESSIONS QUI SERVENT A LA NOTATION DES DATES SUR LES MONUMENS DE L'ANCIENNE EGYPTE D'APRES L'INSCRIPTION DE ROSETTE - Lettres a m.r l'Abbé Costanzo Gazzera Secretaire de l'Accademie Royale des Sciences a Turin par Francois Salvolini.PARIS, LIBRAIRIE ORIENTALE DE DONDEY DUPRè PERE ET FILS, 1833. Disponibile solo la parte II^: (SECONDE LETTRE) - intonso - In-8 - bross. muta - pp. 66 + (2) + una tav. ripiegata f/t di cm. 20 x 44 - [ VEDI: http://books.google.it/booksid ] - Molto ben conservato Egittologo italiano nato a Faenza Salvolini Francis (1809 - 1838) ha studiato letteratura sotto la direzione di Eastern Mezzofanti. A Parigi si dedicò principalmente allo studio dei geroglifici. Questa lettera è indirizzata al segretario della Reale Accademia delle Scienze di Torino l'orientalista Costanzo Gazzera (1778 - 1859) - La storia della stele è legata a Napoleone Bonaparte e alla campagna d'Egitto progettata per colpire il predominio britannico nel Mar Mediterraneo e aprirsi la strada verso le Indie. La spedizione partì da Tolone il 19 maggio del 1798 composta da una flotta di 328 navi e 38 000 uomini alla volta dell'Egitto dove arrivò il 2 luglio. Riuscì nel suo intento all'inizio finché non riportò una cocente sconfitta navale ad Abukir da parte dell'ammiraglio britannico Horatio Nelson che distrusse la flotta francese e segnò il declino della spedizione. Facevano parte delle spedizione anche 175 scienziati che avevano l'obiettivo di aprire alla Francia la conoscenza della storia mediorientale e casse contenenti strumenti di misurazione e tutti i libri disponibili a quel tempo sulla storia dell'antico Egitto. Il ritrovamento della stele è attribuito al capitano francese Pierre - Franà§ois Bouchard che la trovò nella città portuale di Rosetta (l'odierna Rashid) nel delta del Nilo il 15 luglio del 1799. Bouchard trovò la lastra mentre seguiva i lavori di costruzione di Fort de Rachid detto già allora Fort Julien vicino alla citta. In realtà Bouchard che era l'ufficiale che dirigeva le opere di fortificazione non trovò personalmente la stele né il ritrovamento fu merito di Dhautpoul capo delle truppe del genio a lui sottoposto: fu un soldato di cui non sappiamo il nome a rinvenirla durante i lavori. Bouchard capì l'importanza della pietra e la mostrò al generale Jacques Franà§ois Menou che decise di portarla ad Alessandria dove giunse nell'agosto dello stesso anno. Quando nel 1801 i francesi dovettero arrendersi nacque una disputa sui reperti rinvenuti dai francesi: questi volevano tenerli mentre gli inglesi li considerarono il loro bottino in nome del re Giorgio III. I francesi cercarono di occultare la stele in una nave nonostante gli accordi ma furono scoperti e dovettero consegnarla ai vincitori. Fu concesso loro di tenere le riproduzioni che avevano fatto prima di imbarcarsi ad Alessandria. Al ritorno in Inghilterra la stele fu esposta al British Museum dove viene custodita dal 1802. Alcune iscrizioni dipinte in bianco mostrano la registrazione dell'acquisizione sul lato sinistro e su quello destro. La Stele è stata sottoposta a operazioni di pulitura nel 1988 ma queste testimonianze storiche non furono rimosse. Una piccola area dell'angolo in basso a sinistra è stata lasciata com'era per eventuali intenti comparativi.
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